Giulia!! Che BELLA newsletter che ci hai regalato!
una cosa mi è saltata subito all'occhio: hai parlato di personaggio, sentirsi vincolati o svincolati da autoimpostazioni del sé e QUANTE COSE HO DA DIRE.
Intanto preach Venere in Leone! lo dico io che ce l'ho natale, e ne sono davvero fiera uwu sì, a volte l'ho interpretata a 'mo di sindrome del protagonista, a volte mi sono sentita una "manic pixie dream girl", ma posso dire a quelle fasi e parti di me che sono state preziose, perché mi hanno mostrato cose che inizialmente ignoravo.
Vogliamo parlare del fatto che esibirsi e giocare insieme equivalgono al teatro?? e più precisamente, all'insieme dei ruoli che possiamo testare?? non è fantastico sapere che possiamo immedesimarci ed esprimere parti di noi che non credevamo prima possibili??noi possiamo essere chiunque. perché noi siamo chiunque. ognuno di noi ha la sua combinazione di strade già battute ma possiamo incamminarci in una nuova in qualsiasi momento - o meglio, in qualsiasi momento ci sentiamo di farlo.
Ne "le 5 ferite e come guarirle" della Bourbeau si parla dell'adozione di 5 maschere corrispondenti a 5 ferite emozionali. Ma io sono convinta del fatto che ce ne siano di più, e non tutte nate da una ferita!
Io trovo molto conforto nella molteplicità. Poter dare voce a ciascuna parte di me, soprattutto se so che in me esistono contraddizioni. è rassicurante! Lo trovo rassicurante.
finisco questo commento con una cit della mia maestra di teatro che così descriveva questa disciplina: "Giocare sul serio, come fanno i bambini" :^)
Sì 100%!! Faccio spesso l'esempio del teatro anche nelle letture che faccio quando ci sono posizionamenti in Leone, magari al centro di qualche quadratura/opposizione! Verissimo quello che dici, perché alla fine l'immergersi nel personaggio significa anche scoprire qualcosa di noi attraverso di lui o riportare dei pezzi di noi nei personaggi.
Poi questo commento mi ha fatto pensare anche al verbo "play", che è sia recitare, che suonare, che giocare – per me è super poetica come cosa
Giulia!! Che BELLA newsletter che ci hai regalato!
una cosa mi è saltata subito all'occhio: hai parlato di personaggio, sentirsi vincolati o svincolati da autoimpostazioni del sé e QUANTE COSE HO DA DIRE.
Intanto preach Venere in Leone! lo dico io che ce l'ho natale, e ne sono davvero fiera uwu sì, a volte l'ho interpretata a 'mo di sindrome del protagonista, a volte mi sono sentita una "manic pixie dream girl", ma posso dire a quelle fasi e parti di me che sono state preziose, perché mi hanno mostrato cose che inizialmente ignoravo.
Vogliamo parlare del fatto che esibirsi e giocare insieme equivalgono al teatro?? e più precisamente, all'insieme dei ruoli che possiamo testare?? non è fantastico sapere che possiamo immedesimarci ed esprimere parti di noi che non credevamo prima possibili??noi possiamo essere chiunque. perché noi siamo chiunque. ognuno di noi ha la sua combinazione di strade già battute ma possiamo incamminarci in una nuova in qualsiasi momento - o meglio, in qualsiasi momento ci sentiamo di farlo.
Ne "le 5 ferite e come guarirle" della Bourbeau si parla dell'adozione di 5 maschere corrispondenti a 5 ferite emozionali. Ma io sono convinta del fatto che ce ne siano di più, e non tutte nate da una ferita!
Io trovo molto conforto nella molteplicità. Poter dare voce a ciascuna parte di me, soprattutto se so che in me esistono contraddizioni. è rassicurante! Lo trovo rassicurante.
finisco questo commento con una cit della mia maestra di teatro che così descriveva questa disciplina: "Giocare sul serio, come fanno i bambini" :^)
Sì 100%!! Faccio spesso l'esempio del teatro anche nelle letture che faccio quando ci sono posizionamenti in Leone, magari al centro di qualche quadratura/opposizione! Verissimo quello che dici, perché alla fine l'immergersi nel personaggio significa anche scoprire qualcosa di noi attraverso di lui o riportare dei pezzi di noi nei personaggi.
Poi questo commento mi ha fatto pensare anche al verbo "play", che è sia recitare, che suonare, che giocare – per me è super poetica come cosa