La fine dell’anno è sempre un momento un po’ caotico per me, come credo per molti – va beh, c’era un po’ da aspettarselo con questo Mercurio retrogrado proprio sulle feste 🌝 La mente va da tutte le parti: che menù facciamo per la cena della Vigilia? E per il compleanno? Arriveranno i vini in tempo? Ho fatto tutti i regali? Ho prenotato il treno per tornare dai miei? Mi conviene finire prima gli oroscopi del 2024 o quelli di gennaio?
Ci si impalla un po’ su questi pensieri – quasi sembra si sovrappongano e si interrompano a vicenda, richiedendoci la nostra totale attenzione che viene poi presto strattonata da un’altra parte. Però, al di là di questo, è bene prendersi un momento per capire cosa ne è stato di quest’anno e dove si sta andando.
Non sono mai stata molto brava nel ricapitolare com’è andato un anno: da una parte mi sembra siano successe un sacco di cose, dall’altra non così tante. In realtà ci sono stati dei passaggi enormi: ho visto per la prima volta le scogliere irlandesi, la costa del nord in Spagna, le strade di Tblisi. Mi sono trasferita in una casa che è una casa vera. Ho fatto i miei primi eventi di persona. Ho imparato a parlare di come mi sento – anche se non ho ancora imparato ad affrontare il concetto di fine. Ho detto addio al mio gatto 23enne. E ci sono ancora un sacco di cose che sono un bellissimo work in progress.
E a voi, che cosa vi rimane da questo 2023? Raccontatemelo nei commenti 🌙
Torniamo all’astrologia: dando uno sguardo generale al 2024, non mi sembra un anno particolarmente sensazionale – inteso come con grandi novità rispetto a quest’anno. Parlerei però di una primavera tanto rigogliosa quanto caotica, un’estate scettica, un autunno tranquillo e un inverno sotto pressione. Questi sono i transiti che danno un po’ il tono del prossimo anno:
Giove in Toro e Gemelli
Giove non ha ancora finito il suo viaggio nel suo segno del Toro e, raga, il bello deve ancora venire. Sono molto curiosa infatti di vedere la congiunzione che formerà con Urano il 21 aprile. È una congiunzione che avviene ogni 12 anni (l’ultima volta nel 2011), ma non accadeva in Toro dal 1941.
In Cosmo e Psiche, Richard Tarnas riscontra che questo transito è coinciso nella storia con avanzamenti scientifici, innovazioni in ambito creativo, ma anche alcune liberazioni (l’esempio più calzante che ho trovato tra i suoi è quello della presa della Bastiglia). In Toro e considerando l’epoca in cui viviamo, posso immaginare come questa congiunzione possa coincidere con una crescente consapevolezza nei confronti del tema della crisi climatica – con un po’ di ottimismo, mi piace sperare che coincida con provvedimenti a livello internazionale per fronteggiarla. Giove non è di norma il pianeta delle proteste, ma è il pianeta della legge e dei principi morali – se non sono i principi morali a portare l’innovazione, potrebbe essere l’innovazione che cambia i principi morali? Lo scopriremo.
A livello personale, descriverei questa congiunzione come una spinta a uscire dalla zona di comfort, provare qualcosa di nuovo, probabilmente però dettato anche da una scossa all’interno della propria quotidianità – non per forza piacevole, ma interessante.
Edit successivo: ho dimenticato di dirvi di Giove in Gemelli! Ahahah
Giove entra in Gemelli il 26 maggio, ma questa è una posizione un po’ strana per Giove: da un lato il Gemelli, in quanto segno d’aria, supporta meglio la natura di Giove rispetto al Toro, quindi il lato di espansione e ricerca di un miglioramento nell’area della vita rappresentata dal Gemelli dovrebbe essere più tangibile. Dall’altro, rimane comunque il luogo d’esilio di Giove: in Gemelli ci si trova di fronte troppe opzioni, troppe possibilità, troppi interessi, e poi si rischia di non concludere niente. Per vedere effettivamente dei risultati, nel 2024 serviranno discernimento e capacità di sintesi. Per questo mi viene da pensare a un’estate “scettica”: con Giove in Gemelli, ancora diretto in quel periodo, è bene stare attenti alle informazioni che consultiamo. Un eccesso di fonti e prospettive porta confusione e messaggi contorti, ma se ci si rivolge a poche fonti bisogna anche saperne riconoscere le criticità.
Con Giove in Gemelli l’impatto che hanno informazioni è un tema centrale e in un’epoca in cui tutto è informazione, tutto è stimoli, immagini, parole, messaggi, bisogna mettere dei limiti quando ci si sente sopraffatti. In questo sarà anche interessante la quadratura che Giove formerà con Saturno, prima il 19 agosto e poi il 24 dicembre (l’ultima sarà poi il 15 giugno 2025) – a proposito di scetticismo, limiti, ma soprattutto censura delle informazioni.
Le Eclissi del 2024
Nel 2024 continua il ciclo di Eclissi tra l’Ariete e la Bilancia iniziato quest’anno, indicando quindi il proseguimento dei temi incontrati nel 2023. Si parla di ricostruzione della propria autonomia e del ridimensionare il peso che si dà all’opinione degli altri. Si parla però anche di come nei legami ci può essere uno spazio di indipendenza sano, che non sacrifica la relazione. Ci si allontana dalle persone che tendono a limitarci o da cui non riusciamo a staccarsi, si valorizza l’indipendenza sopra tutto.
In generale questo ciclo di Eclissi è molto significativo, a tratti a me sembra anche un po’ pericoloso, nella nostra epoca: una fase in cui si sono persi i luoghi di ritrovo e di collettività, in cui si valorizza sempre il singolo, in cui è sempre “ognuno per sé”. A volte anche il modo di intendere la spiritualità mi sembra parte di questa tendenza iper-individualista, della serie “il mio percorso è solo mio”, che però genera anche la convinzione del “solo io conosco la mia verità”. E il tema della spiritualità sarà trasversale nelle Eclissi di quest’anno, perché avremo la prima Eclissi in Pesci del ciclo tra Pesci e Vergine che avremo tra il 2025 e l’inizio del 2027.
Date da segnarsi per le Eclissi sono:
25 marzo, Eclissi Lunare in Bilancia, e 8 aprile, Eclissi Solare in Ariete
18 settembre, Eclissi Lunare in Pesci, e 2 ottobre, Eclissi Solare in Bilancia
Plutone in Aquario
Nel 2024 finirà ufficialmente il viaggio di Plutone in Capricorno, per poi prendere residenza nel segno dell’Aquario. Entrerà in Aquario il 21 gennaio, per poi tornare brevemente in Capricorno tra settembre e novembre, e stanziarsi poi nel segno d’aria dal 19 novembre 2024.
In generale questo transito non lo considero tanto rilevante su un piano personale, ma è sicuramente indicativo dei lenti cambiamenti che stiamo vedendo svilupparsi nella nostra società. L’avvento dell’AI è sicuramente un esempio calzante, ma anche la sempre più frequente esposizione di giochi di potere malati all’interno delle grandi strutture di potere, la collettiva consapevolezza dell’iniquità del sistema in cui viviamo. È chiaro che sono cambiamenti che poi hanno anche a che fare con la nostra storia personale e come viviamo il mondo, ma sono cambiamenti grandi, che vanno oltre le nostre vite individuali, e molto lenti, difficili da vedere nell’immediato.
Rimane vero, però, che i transiti di Plutone, quando arrivano esatti sui nostri pianeti personali, si notano: sono momenti di intensa trasformazione, catartici in qualche modo, oscuri dall’altro lato. Ricordate però che la specificità del significato del transito sul vostro Tema Natale dipende dalla struttura della carta natale stessa. Quest’anno Plutone viaggerà solo fino al 1º grado dell’Aquario, quindi sono da considerarsi implicati solo i pianeti a 0º o 1º dei segni fissi (Aquario, Scorpione, Leone, Toro), mentre sarà di supporto per gli altri segni d’aria allo stesso grado (Bilancia e Gemelli) e per gli stessi gradi dell’Ariete e del Sagittario.
Domani, mercoledì 20 dicembre, ci sarà il primo incontro del Club di Astrologia con gli abbonati di Substack! Parleremo di tutti questi transiti chiave e di come si applicano al proprio Tema Natale, ma anche dei periodi retrogradi (da notare: Marte retrogrado a fine anno) e delle lunazioni più significative di questo 2024.
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